sabato 10 marzo 2012

A cena con un montiano

Nel novembre del 2010 mi trovai a scrivere "a cena con un berlusconiano": un interessante viaggio esplorativo nei meandri di berluscònia con una conoscenza fatta attraverso un'amicizia comune. L'oggetto della cena era stata la comprensione di una fede nei confronti di un uomo e le sue ragioni: compresi che parlare di ragioni, di fronte ad un dogma, equivale ad una bestemmia...

Ora, il caso vuole che ieri sera mi sia trovato a cena con l'amico che fece da tramite per quel surreale incontro: un mio coetaneo che fino a qualche mese fa condivideva con me molte posizioni sull'operato del l'ex premier-clown (attenzione: ha abdicato solo per la prima carica).
All'indomani della "salita" montiana, ci eravamo già incontrati di fronte ad una pizza: nell'occasione mi disse che apprezzava il nuovo premier e riponeva in lui delle speranze ed io controbbattei argomentando con notizie che forse gli sfuggivano sul conto del "nostro".

A distanza di tre mesi, altra cena, altra pizza. Non ho resistito a porre la domanda, della quale già indovinavo la risposta... Non ci trovavamo, come nella serata berlusconiana, in una situazione da fine impero con le carte oramai calate sul tavolo: stavolta il sommo manovratore è salito alla poltrona da poco e, per di più, ha una forza mediatica schierata interamente al suo fianco (con eccezioni irrisorie). Non solo: le informazioni che lo riguardano sono altamente "tecniche" (il termine ci cade a pennello) e la loro comprensione richiede un vero e proprio studio... o almeno un'applicazione ben superiore alle nozioni da "basso bordello" del suo predecessore.

"Sì certo, mi sembra che stia facendo bene... lo spread poi è calato" la sua risposta. Ovviamente l'interrogativo era stato posto sul suo permanere nella fiducia a Mario Monti.
Che lo spread calasse, detto tra noi, lo davo per scontato da subito. Ma trovarsi a spiegarne i motivi, le potenze economiche (lobby) che agiscono dietro Monti, i loro fini e le rappresentazioni da attori consumati da parte dei politicanti collusi con queste forze, equivale a scalare una montagna se ti confronti con un profano: gli occhi gli si sgranano. Assumono poi un'espressione incredula paragonabile solo a quella dei berlusconiani dei tempi d'oro... Di quelli, per intenderci, che ti sei ritrovato ad ascoltare ingiuriare contro le sporche mosse di B solo alcuni mesi più tardi. Sostanzialmente, nel confronto con il neofita dell'argomento, appari alla stregua di un Actarus che ti racconta di provenire da un altro pianeta e ha parcheggiato dietro l'angolo il suo robot Goldrake per combattere contro i mostri lanciati da Vega:





Ora: il paragone con Actarus non mi disturba affatto, ma come nella cena berlusconiana, questa montiana assume, nel suo protrarsi, toni surreali... solo dai riflessi più drammatici, vista l'incoscienza di una situazione a cui, c'è sì una soluzione teorica, ma di fatto d'impossibile attuazione. Questo grazie alla scarsità di tempo a disposizione e soprattutto visto il fatto che non si darà mai seguito ad un rimedio per la mancanza di consapevolezza da parte della popolazione. Per dirla chiaramente abbiamo il destino segnato...

Il settanta per cento dell'opinione pubblica la fa la televisione. Più di un italiano su due vorrebbe il protrarsi del governo Monti oltre i tempi previsti. Più della metà degli italiani è favorevole al discorso TAV.

Vi chiederete, ora, cosa c'entra la TAV? Ci arrivo.

Per il montiano tipo, Mario è la persona giusta che si prodiga per il bene del Paese ("L'ha nominato Napolitano!")... Integerrimo e al di sopra di ogni sospetto: "Ma forse faceva prima parte di quelle organizzazioni. Non c'è mica ancora dentro..." (Nulla dice che sia fuori dalla Goldman Sachs, gruppo Bildberg ecc... n.d.s.). Una persona che ha rilanciato l'immagine (non ci piove su questo. E ci voleva veramente poco!). Colui che ha fatto abbassare lo spread (non avrai altro parametro all'infuori di lui!). "E poi mica possiamo mettere in discussione la crisi": sì, dico io, ma la genesi di questa crisi? I responsabili? Non pervenuti... Anzi, venuti direttamente alla guida dei paesi.
Se gli dici della truffa finanziaria a danno degli Stati (signoraggio bancario): "la tua è una tesi, non hai mica le prove!"... Gli fai notare che economisti di fama mondiale hanno comprovato che il meccanismo economico che ha sottratto la sovranità monetaria per regalarla a dei privati, come quelli che detengono la BCE (chi indovina chi sono vince una bambolina!), è truffa accertata senza ombra di dubbio. Di tutta risposta, passando di palo in frasca ti rispondono che: "Sì, sta cosa che la BCE dà i soldi alle banche, che ci fanno altro invece di dare prestiti alle persone... Allora potevano darli ai governi!": D'accordo, ma io stavo parlando di altro! Ma il surreale (l'apice) si raggiunge dopo una crescente arrampicata sugli specchi, quando il montiano arriva a difendere a spada tratta ogni decisione del signor Mario: perché lui, Mario nostro, vorrebbe fare delle cose eque, ma sono i partiti che glielo impediscono... (poverino! n.d.s.). Ma, reggetevi forte, il top arriva quando, messo alle strette, il montiano puro arriva a difendere le scelte Pro TAV del governo Monti: "E sì, perché qualsiasi cosa fai ha il contro! E la TAV no... E il Ponte sullo stretto no... E le centrali nucleari no... E gli inceneritori no... Qui se dai retta non puoi fare più nulla!".

Ora, ripresomi dallo choc delle ultime dichiarazioni di cui sopra, chiedo infine se l'amico si è informato sulle questioni in oggetto: "Beh, io non è che sia poi così informato...". Non c'era ombra di dubbio.

Uno spiraglio di luce (o d'ombra, fate voi) gli barluma negli occhi quando ragiona sul futuro economico del nostro paese in prospettiva: "le fabbriche chiudono... continuando così la vedo brutta!...". Ma come, la politica montiana non ci stava salvando? Ora si riflette sul fatto che la strada intrapresa, massacrando i lavoratori, i pensionati e il ceto medio in genere, è comunque quella del default economico?
Non prima di aver svenduto, con le privatizzazioni, il nostro patrimonio nazionale, ovviamente...
Già: uscire dell'euro non se ne parla (eresia!): "...e le conseguenze?". Restare nell'euro, con il destino segnato, invece, tutto bene... Almeno si vive alla giornata ed abbiamo oggi ancora il nostro telefonino in mano.

Comunque la riflessione turba il montiano solo un breve momento. Sostanzialmente il suo credo recita: "non avrai altro premier all'infuori di me; non avrai altro sistema economico che il mio". Firmato M.M.
E poi, "il debito pubblico dobbiamo pagarlo!". Va bene, dico io, bisogna pagarlo: ma con chi ce lo abbiamo il debito? Silenzio... In gran parte (tiro ad indovinare) con "quei" privati? E quando abbiamo votato la rinuncia alla nostra sovranità monetaria per far sì che per l'emissione della moneta dovessimo indebitarci con "loro"? La risposta è: "Sì, ma chi l'ha deciso lo abbiamo votato noi!". "Ah!", controbatto io: "e chi ha deciso una cosa così importante, mi sembra giusto, non ha minimamente interpellato (né informato) la popolazione! E poi, questi uomini che abbiamo democraticamente votato, quale lobby avevano alle spalle? Aspetta, fammi indovinare..."

In conclusione di serata, dopo il viaggio nel fantastico mondo di montònia, esausto alzo bandiera bianca. Non puoi scalfire un dogma: al massimo ottieni il beneficio del dubbio dopo esserti speso delle ore.

La mia posizione, beninteso, non è una contro-religione antimontiana, tantomeno la volontà di lamentela a prescindere nei confronti del governo di turno (lungi da me un simile partito preso). Semplicemente è la conclusione logica in seguito all'osservazione e allo "studio" di fatti e realtà ben precise che sono ampiamente reperibili da chiunque abbia voglia di approfondire. Dunque cercate, accertatevi se avete voglia di comprendere la realtà che vi circonda: fatevi delle vostre idee sugli argomenti chiave che riguardano la collettività. Fatevi un giro sulla "giostra" TAV, per dirne una: quella difesa con argomentazioni "discutibili" quanto ferme e senza tavolo di trattativa dall'attuale governo e dal "buon" Napolitano. Confrontate più fonti, incrociate le informazioni: correte il "rischio" di scoprirne delle belle!

Sono consapevole della complessità dei temi da affrontare, della veste di uomini retti che gli schermi diffondono: molto più semplice (e ci sono voluti ben 16 anni!) è stato comprendere il ridicolo ed il marcio del personaggio (con entourage) che ha preceduto.

In ogni caso, le mie conclusioni, come ho già avuto modo di dire, lasciano il tempo che trovano, destinate al fallimento proprio come questo paese: gli italiani, ieri come oggi, hanno l'ombrello aperto con il sole, muniti persino dell'impermeabile! Glielo ha detto l'Europa, glielo ha detto la televisione...


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