domenica 28 novembre 2010

Ovvietà climatiche

Piove, piove che dio (se ne esistesse uno) la manda. Ma visto che ci sono miriadi di religioni, ogni dio evidentemente ne manda del suo.
Lo scorso anno mi dissi che non avevo mai visto tanta pioggia in vita mia, quest'anno mi dico che se chi ben comincia è a metà dell'opera, allora ne vedrò delle belle.
Chi ricorda il clima com'era prima, nella sua imprevedibile "normalità"? Per un bambino di oggi, i fenomeni meteorologici odierni non sembreranno strani, ma tra me e lui non sono passate ere geologiche.
Noi umani ci conformiamo facilmente: tra due anni sembrerà normale anche a me avere due/tre mesi di sole e poi una lunga stagione delle pioggie e non ricorderò com'era il clima prima, alla pari di come non mi sembrano mai esistiti i tempi in cui non avevamo un telefonino.
L'agricoltura è in seria difficoltà. Forse dovremmo adeguarci e cambiare colture che nella fanghiglia non riusciamo nemmeno più a seminare.
Piove governo mafio-massonico, che dire ladro è obsoleto e limitativo. I nostri terreni come è noto sono idro-geologicamente instabili, per fortuna c'è un'ottima attività di prevenzione e ricerca nel settore... e non so se si è colta la sottile ironia. Nel caso non fosse lampante, andate su google (non si pronuncia gogòl) e digitate "Gelmini taglia 25 dipartimenti di geologia" (su 31).
Ci pisciano in testa e ci fanno credere che stia piovendo, che in tempi recentemente passati poteva anche essere una buona notizia (che sta piovendo) ma adesso siamo con l'acqua fino al collo e i due liquidi si mischiano, entrambi perniciosi.
Non ci sono più le mezze stagioni ed era meglio quando si stava peggio.
Ovvietà climatiche.
Ma dobbiamo allontanarci dal giardino (allagato e coi nani) di casa nostra e guardare alla politica globale se vogliamo andare al nocciolo della questione: il clima varia velocemente in tutto il pianeta, i ghiacci si sciolgono, perturbazioni violente si abbattono ovunque la dove questo non accadeva dal millenovecentoqualcosa...
Insomma, se il battito d'ali di una farfalla può provocare un uragano dall'altra parte del mondo, l'uomo non sarà mica da meno, no??
Se è vero, come è vero (vero?) che avete visionato Home di qualche mio articolo fa, già sapete che qui la tempesta s'ingrossa. Ci siamo messi a sfruttare ogni possibile risorsa, ad inviare gas nocivi qua e là assottigliando lo strato di ozono, a cementificare dovunque si posasse lo sguardo, vivendo come se non dovessimo lasciare dei discendenti in compagnia di altre forme di vita e fregandocene degli equilibri degli ecosistemi, perché quello che conta è il nostro... di ecosistema? No, di conto in banca!
Sembra che il pianeta stia reagendo un po' malino di fronte a questo bipede che si crede la natura incarnata sulla superficie della terra... e abbia deciso di farci assaggiare qualcosa di simile al diluvio universale... nemmeno tanto limitato alla sola acqua.
Siamo più efficienti di una farfalla.
Ovvietà della causa e dell'effetto...





2 commenti:

  1. Ma mi spieghi tu che sei informato come mai l'acqua che ci sta salendo fino alla bocca (iniziando dai piedi) puzza così tanto ed è pure di un sospetto colore marroncino?

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  2. ‎@Rossaura: Utilizzando il titolo di un recente cartoon cinematografico: "piovono polpette"... Soprassederei sul contenuto dell'impasto... ;-)

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