giovedì 18 marzo 2010

Il discorso del Popolo Viola di Palermo

Mentre si svolgeva il festival dell'opposizione italiana in Roma, il Popolo Viola organizzava manifestazioni nel resto della penisola, isole comprese. E mentre ero a Roma, un po' "viola" e un po' "agenda rossa", e seguivo il discorso di una palermitana nella mia città, una mia amica leggeva un discorso proprio a Palermo.
Il Popolo Viola a Palermo (e in Sicilia in genere) ha per me un significato forse più importante che nel resto d'Italia. Questa regione, tra le tante bellezze, si porta dietro il fardello di quella mafia che oggi ritroviamo al governo (e sparsa nel resto d'Europa e del mondo). Proprio per questo, la mobilitazione e presa di coscienza dei suoi abitanti ha doppia valenza come messaggio chiaro e deciso ad un sistema che ci ha portato sull'orlo di un declino. La gente non ci sta più, in realtà nella sua maggioranza non c'è mai stata e ora nel momento più buio della storia della Repubblica, si riscopre nell'unità d'intenti e nel coraggio e scende in piazza per gridarlo!
Forse mai come in questo momento storico combattere il marcio di una sporca politica vuol dire combattere anche il pianeta della malavita, e le due cose nello spirito del Popolo Viola si confondono quando portiamo in alto (e nei cuori) i valori di uomini come Falcone e Borsellino.
Il movimento Viola è la giusta reazione allo sfacelo politico italiano: all'accentramento arrogante di potere media-economico di un uomo sugli altri, all'allontanamento dei princìpi della Costituzione, e cosa forse più grave, al tradimento di una precisa classe dirigente di opposizione nei confronti dei propri elettori.
Serviva un "organo di controllo" nei confronti dei partiti, così esposti alla corruzione... e qualcuno che li costringesse ad orientarsi per il bene del paese: queste le funzioni che il Popolo Viola, spontaneamente autoconvocatosi dalla rete, ha assunto.

Un grande in bocca al lupo per il futuro del Popolo Viola tutto e di Palermo in particolare.

Ecco il discorso che Alessandra ha letto sotto la pioggia ai suoi concittadini.

CAPPELLO INTRODUTTIVO:
E' la normalità che viene richiesta, perché è il bene perduto. E' la democrazia che si reclama, perché è in un "regime di fatto”, in un “regime mediatico" o in qualunque altro modo lo vogliate chiamare, che stiamo vivendo. E' la giustizia che viene invocata, perché calpestata... Sono le dimissioni che si chiedono, perché sacrosante!!
Se oggi siamo qui, se il Popolo Viola è chiamato a prendere in mano le redini del destino del proprio paese, è perché qualcuno ha tradito la nostra fiducia! Chi era preposto a governare ci ha ingannato, chi era preposto a fare opposizione, ci ha ugualmente ingannato (o ad essere buoni non è stato all’altezza). Ora tocca a noi contrastare il declino sociale e culturale in cui siamo stati trascinati. Non è più il momento di delegare qualcuno al nostro posto. E’ il Popolo Viola, apolitico, apartitico, libero da ogni vincolo di potere, che deve dettare le regole ai partiti per raggiungere quel grado di civiltà accettabile, oggi così lontano… .

IL DECRETO SALVA LISTE:
Il Decreto salva liste è l’ennesimo atto di arroganza che questo governo si è permesso! che questi nostri dipendenti si sono permessi… perché questo sono e si dimenticano di essere: nostri dipendenti. La gravità di questo sopruso, del gesto, al di là della decisione del Tar che lo ha reso nullo, la dice lunga sulla decadenza del momento storico che stiamo vivendo. L’arroganza di voler imporre il verdetto ai giudici, di interpretare la legge, o meglio stravolgerla incostituzionalmente; la firma fulminea e collaborativa del Presidente della Repubblica: queste le cose che hanno ancora una volta ferito il paese… e non a caso molti hanno indicato il 05/03/2010 come il giorno della morte della nostra democrazia.

LEGGITTIMO IMPEDIMENTO:
Legittimo impedimento: l’ennesimo “titolo” apparentemente innocuo per coprire l’ennesima porcata. L’ennesima mancanza di rispetto verso il popolo italiano. “La legge è uguale per tutti”, questa frase che campeggia nelle aule dei tribunali non ha ormai più ragione di essere. Perché qualcuno, per non rispondere delle proprie azioni, come ognuno di noi sarebbe chiamato a fare, le leggi le stravolge e le vìola! Abbiamo un Presidente del Consiglio che si permette di partecipare a festini con escort, di andare a feste di compleanno di diciottenni, di intrattenersi al telefono con i vertici RAI per decidere delle sorti di alcune scomode trasmissioni… ma non trova il tempo di rendere conto alla Giustizia... . Legittimo impedimento l’ultima scappatoia, l’ennesima legge a proprio vantaggio che ha sottratto, questa sì, tempo e spazio ai problemi reali del paese. Caro Presidente del Consiglio, il Popolo Viola le dice: legittimo impedimento?… leggittimo un cazzo!

LA DEMOCRAZIA:
E’ questa l’Italia che volevamo? Per cui hanno dato la vita Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Peppino Impastato? Possiamo ancora dire, alla luce dei fatti, di essere in una democrazia? Non siamo più una democrazia, o siamo molto vicini a non esserlo: L'Italia assomiglia di più ad una dittatura con il guscio sottile della Repubblica, fondata sulla corruzione, sulla truffa, sulla malavita! La democrazia è un qualcosa che giorno dopo giorno, sopruso dopo sopruso, illecito dopo illecito, complici i programmi televisivi che ci hanno distolto dalla realtà, abbiamo perso… . Di questo dobbiamo ringraziare lei, Presidente del Consiglio! La democrazia è un bene da difendere ogni giorno e di cui ci dobbiamo riappropriare!!

CONCLUSIONI: Guardateci, vestiti di viola contro ogni convenzione, contro ogni sciocca scaramanzia, manifestare per la giustizia e la democrazia. Guardateci combattere pacificamente e determinati il cancro che ha colpito questo paese, che ha preso i centri di potere ed infine il controllo delle menti. Guardateci, perché noi, non i partiti che ci hanno rubato gli ideali, siamo la nostra ultima speranza... . Vergognatevi dell'apatia che vi incolla alle sedie e vi fa cianciare uno sterile lamento... . Difendeteci, perché se prendono noi avranno preso tutto... .

"Bravaaa!!!", "Un discorso emozionante..." le hanno gridato, le hanno detto... . Io non ti ho potuto ascoltare, ma devi essere stata grande ;-)



P.S.: Per apolitico, nel discorso, si intende un movimento che non pratica la politica tradizionale di partito, ma una forse più vera, da fuori, dal basso, dal popolo...

1 commento:

  1. beh, sono stata ispirata da te come le muse ispiravano gli antichi poeti... quasi quasi sentivo la tua voce che mi dettava cosa dire... ehehehehe
    io ho messo solo un grande incazzamento nell'interpretazione...
    baci e grazie

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