mercoledì 15 luglio 2009

Piazza Navona: imbavagliati contro il bavaglio

"Mi raccomando, pubblicate domani, magari poco dopo mezzanotte ma non prima..." Di Pietro lo stava dicendo al cameraman del suo blog, che aveva ripreso la sua intervista a Piazza Navona, tra un nugolo di ragazzi imbavagliati che gli facevano da cornice. Si è preoccupato di rispettare il giorno di silenzio. E il silenzio di protesta lo abbiamo rispettato tutti, o almeno tutti i blogger che hanno aderito a manifestare (prima assoluta per la "categoria") contro una delle ultime leggi porcheria di questa dittatura mediatica. Da tempo si sta trovando la strada giusta per imbrigliare la rete, ultimo avamposto del libero pensiero, "e ci riusciranno, nonostante anche questa protesta" ci dice il leader dell'Italia dei Valori, che incita comunque l'indomani a scrivere e a fare quadrato. Chiede resistenza, compattezza nei blogger e di impegnarci tutti ad un "atto di disobbedienza civile" come farà il suo partito e molti altri (ad es: Travaglio n.d.s.) "nonostante il regime fascista piduista italiano, vuole impedirlo." Non mi ha sorpreso la sua presenza... in difesa di costituzione, libertà e diritti è sempre in prima fila tra le persone. Dov'era il PD?? Non pervenuto, e nemmeno l'assenza di questo fin(i)to partito è una sorpresa. Presenti però Sinistra e Libertà e la lista civica nazionale Per il Bene Comune. Ma è Di Pietro a catalizzare le telecamere: "Giorgio (Napolitano n.d.s.) non firmare questa legge anti democrazia... e lo chiamo Giorgio non per mancanza di rispetto, ma perché vogliamo avere fiducia nella massima istituzione nella tutela della costituzione"... ma non ci crede nemmeno lui, e non è il solo... "ma attiveremo i neo eletti in Europa" (De Magistris e Sonia Alfano n.d.s.). Parla poi della (piena) compatibilità con il programma di Beppe Grillo.
Ma veniamo al sit-in: non c'era il numero di persone che mi sarei immaginato... forse la piazza dispersiva o forse sono le aspettative ad essere troppo grandi per un paese troppo piccolo. Il "luminare della rete" professor Derrick de Kerckhove dice in proposito nel suo intervento: "mi dispiace di vedervi non in gran numero". C'è Sky Tg 24 . Alcuni giornali internazionali hanno dato rilievo alla manifestazione (es: El Mundo) e quelli nazionali... l'Unità, il blog del futuro Fatto Quotidiano, poi il vuoto. Si arriva finalmente comunque all'attesa protesta con tanto di bavaglio distribuito ed indossato per alcuni minuti a favore di camera... e finisce qui, tra ringraziamenti e brindisi.
La missione è compiuta, ci saranno foto e video, ma l'impressione è che si sia persa un'occasione... quella di abbandonare le tastiere e scendere in piazza, ma anche quella della coesione del mondo dei blogger, visto che si è constatato che molti di questi non hanno aderito. Eppure in ballo c'è la libertà del nostro paese, la difesa di quel briciolo di democrazia rimasta... e questo non dovrebbe nemmeno riguardare solo una categoria, ma tutti noi! Ma si, tanto lo fanno gli altri, ci andranno gli altri, non serve a nulla... e poi siamo italiani no?
Comunque si, non eravamo molti, ma adesso non si dica che non c'era nemmeno un cane!

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